Ex - CAMBIARE LA SOCIETA', CAMBIANDO SE STESSI

01 dicembre 2005

I Cori del Razzismo

Contro il razzismo negli stadi si sta passando alla maniere forti. Detta così viene da pensare:"Era ora! Bene, diamo una bella lezione a questi imbecilli!". E allora si può interrompere la partita, si può escludere la squadra dalle competizioni, si può squalificare lo stadio... e gli "imbecilli" che hanno fatto i cori, dove stanno?
Prima di tutto, non sono "imbecilli", ma ignoranti. Proviamo poi a pensare a quale può essere l'history di una persona che va allo stadio e insulta un giocatore in campo perché ha la pelle colorata diversamente; proviamo a pensare a cosa fa quando ripone la bandiera e torna a casa, a cosa e come vive in quella casa, in quel quartiere. Se è razzista, non è un caso.
Allora, dandogli "una bella lezione" si sancisce la validità assoluta del metodo punitivo all'interno di una logica alla rieducazione. Si dice in sostanza che punire è "educativo". E questo va in controtendenza allo sviluppo delle teorie educative e allo sviluppo di un maggior buon senso civico, di una migliore società, partendo dal miglioramento di ogni individuo.
Secondo me, occorre dare una "bella lezione" al razzismo, non ai razzisti. Per far questo, bisogna entrare nelle loro case per capire da dove nasce la loro ideologia distorta e lì colpirla con decisione, professionalità, amore.
Ed è questo, secondo me, il compito delle Istituzioni, nello sport come in ogni ambito della società.

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Sono d'accordo in tutto, peccato però che nel mondo del calcio ormai l'ignoranza sia diffusa a tutti i livelli e si pensa di più a mettere in evidenza le magagne altrui che a curare le proprie ....

1:21 PM

 
Anonymous Anonimo said...

allora curati il si pensa....
invece del si pensi.

11:07 AM

 
Anonymous Anonimo said...

Primo

Se uno tipo Maradona gioca troppo bene e fa goal contro la tua squadra minimo gli dici che ci ha la mamma maiala (tipico comportamento del tipico tifoso di calcio) anche se Maradona non ha la pelle nera e per questo nessuno si scandalizza, nemmeno Maradona che è tanto tempo che bazzica i campi e queste cose le conosce.



Secondo

Se i cori diventano davvero razzisti e si rivolgono quindi non solo verso il giocatore da colpire (quello troppo bravo degli avversari o il troppo lesso dei proprio e così via) i primi a scandalizzarsi e smettere di giocare dovrebbero essere proprio quelli della squadra stessa per cui parteggiano gli "imbecilli" di turno.

Cacchio ma perché si è incazzato solo Zoro? Ma Martins soprattutto visto che è africano e di contorno magari anche Adriano che viene da un'altra parte ma è scuro come Zoro perché non s'incazzano?

Mi domando se fossero stati i messinesi a chiamare Martins Scimmia, Zoro si sarebbe preso il pallone sotto braccio dicendo non gioco più?



Mi sa tanto che sull'ultima vicenda ci sia stato piu opportunismo che razzismo.



Comunque su una cosa hai ragione, tagliare fuori il razzismo dagli stadi usando le forbici non basta a toglierlo dalla società.

La cosa migliore da farsi sembra proprio quella di far conoscere a certa gente quelli di razza diversa e di farglieli amare però capita poi che uno possa avere in camera il poster di Martins e che allo stadio gridi "Zoro di merda".

MHL

8:55 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Come volevasi dimostrare anche ieri quel coglione di Di Canio si è comportato da par suo ... magari tra qualche anno farà l'allenatore e darà dei bei insegnamenti di vita ai suoi giocatori. Disgustorama

8:55 AM

 

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