Ex - CAMBIARE LA SOCIETA', CAMBIANDO SE STESSI

23 febbraio 2011

E' nato "l'epicentro"


I pensieri trasformano la Terra.

05 agosto 2009

In libreria


dai "Ringraziamanti speciali" del libro:

Ad Azzurra, per tutto l’amore, l’aiuto e l’entusiasmo che mi regala ogni giorno e che ha regalato anche a questo libro

a Mario, per essere stato il primo a crederci e a darmi la convinzione che fosse possibile

a tutti i ragazzi del corso di Counseling A.I.R.P. di Livorno, che grazie al loro affetto e al loro aprirsi mi hanno aiutato a crescere

a tutti coloro che nella blogosfera hanno intrecciato i loro passi con i miei, a cui dico: “questo libro è anche un po’ figlio vostro!”

a tutte le persone che mi sono state vicine nella mia vita e che mi hanno sostenuto, sopportato, amato

A tutti un profondo GRAZIE di cuore e un grandissimo abbraccio

Fabio Artigiani
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A breve la lista delle librerie in cui trovarlo a scaffale.
Visita il blog del libro.

24 luglio 2007

Testamento



Ci vuole delicatezza, quando si guarda negli occhi la gente.
Ci vuole delicatezza, quando si pianta una vita.
Ci vuole delicatezza a spostare e sposare pupille altre da noi.
Ci vuole delicatezza a toccare il dolore.
Ci vuole delicatezza a fermarsi.
Ci vuole delicatezza per liberarsi.
Ci vuole delicatezza a svuotare gli strati passati.
Ci vuole delicatezza per rifiutare un aiuto.
Ci vuole delicatezza a cullare un rancore altrui.
Ci vuole delicatezza a sperare.
Ci vuole delicatezza a lasciare un amico.
Ci vuole delicatezza a lasciar piovere.
Ci vuole delicatezza per vivere.
Ci vuole delicatezza a sacrificare.
Ci vuole delicatezza a chiudere un pezzo di vita.

Grazie a tutti, di cuore. Davvero.
Un bacio grosso.

Fabio

P.S.: ci vuole delicatezza ad amare.

18 aprile 2007

Fare male non è mai una volontà, ma una necessità.

Fabio

21 marzo 2007

"Sciocchezza di una sera"?

foto tratta dal sito Repubblica.it
.
.
Sircana l'ha definita "sciocchezza di una sera", poi "è stata la stupida deviazione di un percorso di una sera di mezza estate". SCIOCCHEZZA?!? STUPIDA?!?
'A Sircà, ma non devi mica giustificare una o più notti di sesso con un transessuale a pagamento!
Sei un lavoratore come tutti e come tutti non devi essere discriminato sulla base delle tue preferenze sessuali, abituali o meno.
Un saluto.

12 febbraio 2007

"Ripara la mia casa, non vedi che è in rovina..."


30 dicembre 2006

American democracy


18 dicembre 2006

SILENZIO

Il silenzio sceglie a chi far rumore,
il silenzio insegna ad urlare,
il silenzio c’è sempre nel momento decisivo,
il silenzio è nascita, il silenzio è trapasso,
il silenzio è angoscia perché denuda,
il silenzio è purezza perché denuda,
il silenzio è nella contemplazione della bellezza,
il silenzio viaggia tra le pieghe della coscienza,
il silenzio è dentro,
il silenzio è ciò che respiriamo durante il sonno,
il silenzio si chiude sugli occhi di un bambino felice.


Fabio

29 novembre 2006

Amo ergo sum

Qual è la legge fondamentale dell'amore?
«La rinuncia alla reciprocità. Per iniziare il processo dell'amore devo andare oltre me stesso. Devo iniziare ad amare senza essere sicuro che l'altro mi amerà»

Si può fare a meno dell'amore?
«Rinunciare a porsi la domanda "qualcuno mi ama?", rinunciare soprattutto alla possibilità di una risposta positiva, vuol dire rinunciare all'umano in sé»

L'esperienza piena dell'amore dove avviene?
«Amore significa eternità. Oppure la durata di una vita, che è la stessa cosa nella dimensione umana. Il fenomeno erotico implica questa totalità»

L'uomo è capace di questa totalità?
«Sarebbe più terribile che fossimo capaci di realizzare tutte le cose di cui abbiamo bisogno. Che fossimo inclusi in una totalità perfetta, già attuata. L'amore è l'apertura del nostro orizzonte infinito»

Perché ci fa così paura l'amore?
«Forse perché non abbiamo il coraggio del nostro desiderio. Tutto ci ricorda che la sicurezza è importante. Che è più importante del coraggio d'amare. Ma chi rinuncia all'amore, per paura dell'incertezza, poi odierà se stesso perché saprà chiaramente di aver rinunciato alla forza più profonda e più autentica, il desiderio. Non c'è un compromesso sul desiderio»

Qual è il modo per dire “io ti amo”?
«Ripeterlo fino alla fine. Per sempre. Non c'è un gesto d'amore che si avvicini più di altri alla perfezione. Va bene qualunque cosa. Una parola, una carezza, un'azione. Ogni gesto però resterà sempre in sospeso. Se io ti ho amata, se il mio amore è stato davvero eterno, si potrà verificare solo quando morirò. Ancora una volta un paradosso. Di cui, però, abbiamo disperatamente bisogno».


Estratti dall'intervista di Bruno Ventavoli a Jean-Luc Marion su "La Stampa" del 13/11/2006

14 novembre 2006

In fila per tre

Presto vieni qui ma su non fare cosi'
ma non li vedi quanti altri bambini
che sono tutti come te
che stanno in fila per tre
che sono bravi e che non piangono mai
e' il primo giorno pero'
domani ti abituerai
e ti sembrera' una cosa normale
fare la fila per tre
risponder sempre di sì
e comportarti da persona civile.

Vi insegnero' la morale
a recitar le preghiere
e ad amar la patria e la bandiera
noi siamo un popolo di eroi
e di grandi inventori
e discendiamo dagli antichi romani
e questa stufa che c'e'
e basta appena per me
percio' smettetela di protestare
e non fate rumore
e quando arriva il direttore
tutti in piedi e battete le mani.

Sei già abbastanza grande
sei già abbastanza forte
ora farò di te un vero uomo
t'insegnerò a sparare
t'insegnerò l'onore
t'insegnerò ad ammazzare i cattivi
e sempre in fila per tre
marciate tutti con me
e ricordatevi i libri di storia
noi siamo i buoni perciò abbiamo sempre ragione
andiamo dritti verso la gloria.

Ora sei un uomo e devi cooperare
mettiti in fila e torna a lavorare
e se fai il bravo ti faremo avere
un posto fisso e la promozione
e poi ricordati che devi conservare
l'integrita' del nucleo familiare
firma il contratto e non farti pregare
se vuoi far parte delle persone serie.

Ora che sei padrone delle tue azioni
ora che sai prendere tutte le decisioni
ora che sei in grado di fare le tue scelte
ed hai davanti a te tutte le strade aperte
prendi la strada giusta e non sgarrare
se no poi te ne facciamo pentire
mettiti in fila e non ti allarmare
perche' ognuno avra' la sua giusta razione.

A qualche cosa devi pur rinunciare
in cambio di tutta la liberta' che ti abbiamo fatto avere
percio' adesso non recriminare
mettiti in fila e torna a lavorare
e se proprio non trovi niente da fare
non fare la vittima se ti devi sacrificare
perche' in nome del progesso della nazione
in fondo in fondo puoi sempre emigrare.

(Edoardo Bennato)

26 ottobre 2006

Dal film "Water", ambientato nell'India del 1938.
Alla fine, in una scena è apparso anche Gandhi. C'era una piccola folla radunata intorno e, ad un certo punto, lui disse:

"Fino ad oggi credevo che Dio fosse la verità;
adesso ho capito che la Verità è Dio:
solo la ricerca della verità può portarci alla salvezza".

23 ottobre 2006

Col cuore - da me a te, da te a me

Ti lascio una canzone
Gino Paoli

Finito il tempo di cantare insieme
si chiude qui la pagina in comune
il mondo si è fermato io ora scendo qui
prosegui tu, ma non ti mando sola…
Ti lascio una canzone per coprirti se avrai freddo
ti lascio una canzone da mangiare se avrai fame
ti lascio una canzone da bere se avrai sete
ti lascio una canzone da cantare…
una canzone che tu potrai cantare a chi…
a chi tu amerai dopo di me
Ti lascio una canzone da indossare sopra il cuore
ti lascio una canzone da sognare quando hai sonno
ti lascio una canzone per farti compagnia
ti lascio una canzone da cantare…
una canzone che tu potrai cantare a chi…
a chi tu amerai dopo di me…
a chi non amerai senza di me…

13 ottobre 2006

Sguardi adulti trasudano consapevolezza etereo affetto smisurata prospettiva incapace di ferirsi e vogliosa di verità lasciva sui ricordi e pesante sul cuore che sazio di lacrime invade il quotidiano e allaga i legami compromessi da prove fatue irripetibili stanche passate fluenti in pulviscoli brillanti e doverosi trattengono il respiro fino alla paura e domandano incessanti come bambini scabrosi di ciò che non detto ma fatto e dolcemente si scoprono nudi al sole senza pelle a ustionarsi di vita.
.
Fabio

09 ottobre 2006

Venderò
(E.Bennato)

Venderò le mie scarpe nuove
ad un vecchio manichino
per vedere se si muove
se sta fermo
o se mi segue nel cammino.
Venderò il mio diploma
ai maestri del progresso
per costruire un nuovo automa
che dia a loro più ricchezza
e a me il successo.
Ai signori mercanti d'arte
venderò la mia pazzia
mi terranno un pò in disparte
chi è normale
non ha molta fantasia.
Raffaele è contento
non ha fatto il soldato
ma ha girato e conosce la gente
e mi dice: stai attento
che resti fuori dal gioco
se non hai niente da offrire al mercato.
Venderò la mia sconfitta
a chi ha bisogno
di sentirsi forte
e come un quadro che sta in soffitta
gli parlerò della mia cattiva sorte.
Raffaele è contento
non si è mai laureato
ma ha studiato e guarisce la gente
e mi dice: stai attento
che ti fanno fuori dal gioco
se non hai niente da offrire al mercato.
Venderò la mia rabbia
a tutta quella brava gente
che vorrebbe vedermi in gabbia
e forse allora
mi troverebbe divertente.
Ogni cosa ha un suo prezzo
e nessuno lo sa
quanto costa la mia libertà.

03 ottobre 2006

Madeleine

PIETRO ANNIGONI
Nudo di schiena, sanguigna, cm 35x50

L'immagine è qui presentata senza fini di lucro, al solo scopo di promuovere l'arte di Pietro Annigoni. Tutti i diritti riservati agli spettanti.

Finalmente la Rosa ha un nome http://it.wikipedia.org/wiki/Il_nome_della_rosa_(film)

30 settembre 2006

Dopo una serata magica, sono nate queste parole.

IL NULLA
Voglio desiderare
un bisogno d'assoluto.

NASCITA
Dal dolore
sorride la vita.

SEDUTO
Ponti lunghi
aggrappano lo stomaco
e stendono a schianto
l'invischio di rosa.

26 settembre 2006

Haiku?

Mordere
Sono un masochista
verso tutto ciò che non sono.

Brancoli di Speranze
Svetta e tuffa
la goccia al sole.

La Bestia
Madre delle mie vene
risucchia questo fiele.

21 settembre 2006

La rotta del cuore

Naviga tra sponde d'oriente
e suscita tempesta.

16 settembre 2006

…E’ vero che la donna è il fulcro della vita di un uomo, non solo perché è stato concepito dentro di lei, ci ha vissuto in simbiosi per nove mesi, è stato nutrito con il suo latte intriso d’amore.
Ma è come se con il partorire quest’ uomo, lei avesse trattenuto dentro di sé una parte di lui, come un pezzo mancante di un puzzle, che l’uomo va cercando tutta la vita. Solo nel ritrovare quel pezzo, congiungendosi alla donna, l’uomo ritrova felicità e serenità…
Ogni uomo vaga nei meandri della vita sempre alla ricerca di quel pezzo mancante, in una crisi d’astinenza perpetua e nostalgica di un paradiso perpetuo.
Alcuni pensano di riacquistarlo cercando una donna ad immagine della loro madre. Tanti passano la vita senza mai ritrovarlo, tanti lo ritrovano per smarrirlo di nuovo nella burrasca del tempo.
Pochi sanno, trovarlo, riconoscerlo e custodirlo gelosamente per sempre. Ma forse questo è il destino dell’uomo: la costante ricerca nostalgica di un paradiso perduto, una felicità che ricerchiamo, perché dentro di noi ne è rimasto il sapore, perché da qualche parte ne abbiamo già assaggiato. Nessuno parte alla ricerca per tutta la vita di un qualche cosa, se non l’ha già pregustato. Ma dove?

da NEYLA
di Kossi Komla - Ebri

11 settembre 2006

IN QUESTO PERIODO

In questo periodo, questo pezzo di "Canzone quasi d'amore" di Guccini mi rappresenta bene:

"...d' altra parte, lo vedi, scrivo ancora canzoni e pago la mia casa, pago le mie illusioni, fingo d' aver capito che vivere è incontrarsi, aver sonno, appetito, far dei figli, mangiare, bere, leggere, amare... grattarsi!".