Ex - CAMBIARE LA SOCIETA', CAMBIANDO SE STESSI

09 giugno 2006

Quest'uomo è morto

foto tratta dal sito Repubblica.it
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Un uomo di cognome Al Zarqawi è stato ucciso.
Bush si dichiara soddisfatto: "Giustizia è fatta", dice.
All'ONU c'è chi ha detto: "Nessuno lo rimpiangerà".
Un uomo è stato ucciso perché ritenuto colpevole di qualcosa, oltretutto senza subire un regolare processo: si tratta di una esecuzione di una pena di morte mai inflitta da nessun tribunale.
Un uomo che con ogni probabilità aveva persone intorno che, per qualunque motivo, gli volevano bene (che fosse loro padre, loro zio, loro marito, loro fratello, loro capo spirituale, loro capo militare, poco importa). E che quindi ha qualcuno che lo rimpiange.
Sotto il missile che lo ha colpito, ci sono rimaste altre cinque persone, tra cui una donna ed un bambino. Perché non si mostrano le loro foto durante una conferenza stampa a Washington?
Prego per questa umanità travolta dai media, dal terrore, dal disprezzo, dalla guerra. Dalla solitudine. Dalla paura.

16 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Amico mio, in quale vicolo ci siamo messi!
Si può gioire per la morte di un Uomo cosi? Certo che si può! Ma il sorriso è molto amaro: sotto il Velo di Maya delle presentazioni mediatiche si nascondono mille serpi.
Personalmente non lo rimpiango: ha portato morte e distruzione; lui stesso si è dichiarato "colpevole" vantandosene di esserlo; in molti piangeranno la sua morte: quali siano le ragioni, ognuno avrà le proprie certamente, e tutte valide secondo la propria coscienza.
Hai notato che sono tutti vittime e martiri a seconda del punto di vista dal quale ci si ponga ad osservare? Tanto le donne ed i bambini, quanto i compagni di Al Zarqawi. Ma dove ci sono Vittime, ci sono anche i Carnefici e sono tutti Esseri Umani: di questo io piango e prego.
Ogni mattina, possiamo alzarci e domandare a noi stessi quale possa essere il nostro contributo da offrire al Mondo: creare o distruggere. In questi termini, accetto la sua uscita dalla Scena con l'amaro piacere di avere scelto da quale parte stare.
Essere portatori di Distruzione fa piangere, non essere rim-pianti.
Sono d'accordo con te Fabio: la violenza che Al Z. ha dovuto operare su se stesso è pari a quella recata al prossimo! Nessuno merita la nostra invidia e lui, proprio per questo, ancora meno.

un abbraccio amico mio

2:44 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Argomento spinoso..
Il buon gidibao ha fatto osservazioni acute.. come sempre.. e tu nel tuo post sei altrettanto schietto e arguto...
Io concordo sul fatto che nessuno dovrebbe essere in grado di uccidere qualcun altro .. e a maggior ragione senza che questo altro sia riconosciuto colpevole davanti ad una giuria (secondo me neanche in questo caso).
Le mille serpi ci hanno portato a credere ad Al Zarqawi così come hanno voluto che lo conoscessimo... ma cosa sappiamo in realtà? Nulla.
Si è riconosciuto colpevole? E chi lo dice? Guarda caso le stesse serpi?
Siamo in un vortice senza fine.. e i portatori di giustizia si stanno abbassando allo stesso livello dei "colpevoli" da condannare.

5:34 PM

 
Anonymous Anonimo said...

@Beppone...
anche tu non scherzi mio caro!
"Siamo in un vortice senza fine.. e i portatori di giustizia si stanno abbassando allo stesso livello dei "colpevoli" da condannare"
Cosa c'è sotto al tappeto?...

7:00 PM

 
Blogger Unknown said...

@gidi: siamo proprio sicuri che la sua sia stata una scelta, quella di stare dalla parte del Carnefice? Si può scegliere di essere così ignoranti sul valore della vita? O si stratta di avere o meno delle opportunità? E comunque in ognuno di noi c'è un po' di Vittima ed un po' di Carnefice. Un depresso sceglie di essere un depresso?
La freddezza ed il buio che albergavano in Al Z. mi danno tanto dolore e molto dispiacere. E anche un po' rabbia.
Un abbraccio anche a te, amico-compagno di viaggio.

@beppone: concordo al 100%. Un salutone.

7:06 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Abu Musab Al-Zarqawi è stato sinalmente scovato e ucciso,
gli Usa esultano.
Bisognerebbe quanto meno avvisare i genitori,
che il funerale al figlio, l'hanno già fatto circa un anno fa...

Zarqawi,
giordano di origini palestinesi,
ce lo hanno passato come un musulmano estremista,
eppure ad Amman (chiesi anche io a suo tempo in giro)
se lo ricordano ancora quando ubriaco
venica cacciato a calci nel culo da ogni moschea.

Zarqawi,
temibile condottiero,
capo terrorista di al Qaida
(semmai al Qaida in effetti esista...)
viene mostrato in alcuni filmati
come uno che non riesce neanche sparare due colpi di seguito
davanti a un bersaglio immobile...

Ora si cerca un suo degno successore,
piuttosto che guardare al palcoscenico di guerra in Iraq,
sarebbe bene rivolgersi verso Washington e vedere stavolta cosa tireranno fuori dal cilindro
quei geniali generaloni,
che come con Bin Laden han bisogno di quella incarnazione del male
che permette di fare degli iracheni e degli arabi una unica entità ostile e terrorista.
E non magari di civili che si difendono dalle incursioni terroriste (quelle sì) di invasori stranieri sadici e spietati.


vik alias guerrillaradio, spesso viceversa

9:04 PM

 
Anonymous Anonimo said...

E' un mondo triste.
Non ho altro da dire.
Un mondo davvero triste.

12:27 AM

 
Blogger Cilions said...

La giustizia non è cosa degli uomini!

12:04 PM

 
Blogger sonia said...

Ho dovuto prendermi del tempo per rispondere a questo post.È molto toccante quello che hai scritto.Ammetto che mi hai insegnato qulcosa...a vedere che anche il "cattivo", non è solo un mostro ma che ancora prima, è un essere umano, e noi molte volte questo lo dimentichiamo!
È vero, che ha seminato terrore, ci ha spaventati, ma giustamente non stà a noi giudicare...
Comunque mi hai ricordato una cosa, che in questa barbara guerra, muoiono sempre molti, molti innocenti, che il più delle volte, passano in secondo piano,le cui foto, appunto non vengono nemmeno mostrate...
Però una cosa mi domando...e se in mezzo a quegli innocenti ci fosse stato un mio caro, che posizione potrei prendere di fronte alla morte di quest'uomo?
Vorrei comunque esprimerti la mia posizione in merito, ne gioisco e ne sono triste, perchè Al Zarqawi sia morto...il mio cuore mi fa sentire indifferenza, ma sento di non essere indifferente per la morte delle altre cinque persone.
Comunque complimenti per i tuo blog, verrò a farti visita più spesso.
Ciao

3:40 PM

 
Blogger PiB said...

arrivo solo ora causa Blogger e i suoi problemi almeno qui da me negli USA....e' un mondo cha ha deciso di camminare per una strada che non sento mia, con passi che non fanno parte del mio ritmo..il cattivo si scirve qui non e' un mostro ma un essere umano prima di tutto....si combatte purtroppo la logica del terrorista facendo i terroristi

5:50 PM

 
Anonymous Anonimo said...

...mia piccola jamin-A... mi piace sai?
Hai ragione forse la mia vittima era la solitudine, però non mi faceva sentire meno sola...
è un discorso lungo e complicato, un pò come me...che sono strana e complicata.
un bacio
Federica

Per quanto riguarda il post, bè direi che anche questo è un argomento complesso, ormai siamo tutti contro tutti, ed è desolante.

12:10 AM

 
Anonymous Anonimo said...

Io penso che siamo tutti vittime e carnefici, dipende solo dal punto di vista da cui si guardano le cose, siamo semplicemente esseri umani con le nostre debolezze ed i nostri limiti, solo che troppo spesso ci scordiamo di averli oppure ci rifiutiamo di riconoscerli.

Oltre al dolore perpetuo che mi assale ogni volta che arriva la notizia della morte di un innocente, ogni volta che vedo un animale sciacciato per strada, oltre alla rabbia che provo contro il carnefice di turno e quindi a volte anche verso me stessa, oltre a tutto questo, in questo caso specifico c'è anche una forte sensazione di sconforto e impotenza nel constatare, ancora una volta, che chi ha il potere di farlo non sta cercando una reale soluzione alla violenza ma semplicemente ne genera altra. Uccidere A.Z. secondo me serve a poco, perchè altri sono già pronti a prendere il suo posto.

Qualcuno di inaspettato giusto Sabato sera mi ha ricordato che c'era gente che reputava terroristi i partigiani e per un partigiano caduto, fosse il capo, uno di facciata o chicchessia, altri erano pronti a prendere il suo posto, ancora più agguerriti di prima.

Violenza e ferocia possono far cessare violenza e ferocia?

Aurora

11:58 AM

 
Anonymous Anonimo said...

Ogni condanna come ogni crimine è una sconfitta dell'umanità ..

3:07 PM

 
Blogger Unknown said...

@guerrilla: il tuo nick name è tutto un programma!:)
Le tue considerazioni ed ipotesi sono molto vicine alle mie. Un saluto e a risentirci.

@matteo: cerchiamo di renderlo un po' più allegro, allora, partendo da noi stessi.

@france: raccolgo la tua provocazione pessimistica e penso che non tutti gli uomini non sono uguali!

@sonia: gradita la tua visita! Beh, diciamo che non è che ti ho insegnato qualcosa, ma l'ho condiviso anche con te! Belle le tue parole e belli i tuoi pensieri. Grazie e a risentirci presto.

@pib: acc! sto' blogger... comunque, a volte "il mondo" ci sembra ciò che è dentro i media: il mondo siamo noi, sei tu, è la nostra carne spesso mandata al macello o al massacro, fisico, psichico, mediatico. Intanto al tuo passo siamo già in due (ma in questi commenti come vedi ce ne sono diversi!). Un saluto oltreoceano.

@fede: un bacio anche a te e apprezzo il tuo commentare il post ;)

@Aurora: baciuncoli.

@fleure: d'accordissimo. Grazie per la traccia. Un saluto.

6:31 PM

 
Anonymous Anonimo said...

ho speso così tante parole su queste questioni... che ora mi ritrovo soltanto a dire: hai ragione, amico mio.
sono stanca di tutto ciò... e sono ancora più stanca di pensare che tutto ciò non finirà mai.
un saluto

4:21 PM

 
Blogger Unknown said...

@ami: allora recupera le energie per queste cose: abbiamo bisogno anche di te! Un salutone, amica mia.

11:25 AM

 
Anonymous Anonimo said...

Concordo con te. Non ci si puà comportare così e poi definirsi paladini della democrazia. Ciao

3:40 PM

 

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