
A Palermo vanno a ruba le magliette "Mafia - Made in Italy", "Birra Corleone", "Calibro italiano", "Picciotto", "Baciamo le mani".
A comprare il souvenir sono soprattutto gli stranieri. L'Unione insorge e chiede il sequestro delle magliette.
A me, appena viste, mi hanno fatto sorridere. E sono in piena moda attuale.
Chiedere il sequestro mi sembra bigotto e per niente costruttivo: se queste scritte fanno moda sulle magliette senza rappresentare alcunché se non folklore, non è un segno che la mafia si sta indebolendo? Che si può farne delle magliette perché non c'è più quella paura terrorizzante, censoria, che creava la cappa di omertà, o almeno non raggiungiamo i livelli di una decina di anni fa?
E si propone di fare noi (per "noi" intendo i non-mafiosi) i sequestratori, i censori?
Ma cosa è, un vizietto vetero-comunista?