Ex - CAMBIARE LA SOCIETA', CAMBIANDO SE STESSI

29 maggio 2006

La Calma prima della Tempesta

Sono in un corpo che non è più il mio: sento nodi da sciogliere, resistenze univoche, arcaiche e indesiderate.

Sono in una casa che non è più la mia: sento ombre e luci mai viste, affetti e oggetti da vedere e toccare, fuori di me.

Sono in una sfera sottile d’intreccio amoroso, quasi bolla, pronta a scoppiare in un martirio non voluto, quasi necessario.

Sono lontano sempre più spesso, sperso in un nulla che sarà il mio futuro, in bianco.

Sono dentro gli occhi di un amore, il mio per tutte “le cose visibili e invisibili, nei secoli dei secoli. Amen”.

La messa è finita.
Andrò in pace.
Spero e vivo.

23 maggio 2006

La Canzone

Ogni volta che l'ascolto ho un sussulto.
Vi consiglio vivamente di scaricarvela.
O almeno di trovare un po' di pazienza per leggerla a cuore aperto.


Piano inclinato
di Mariella Nava

Cos'è che mi tiene
qui dentro una tagliola in cui nessuno viene
questo respiratore e gli aghi nelle vene
sono le catene.
Resto in equilibrio
fermo a metà fune non torno indietro no
non sono rassegnato
mi aggrappo, scivolo su questo piano inclinato.

Perché voglio vivere e vivere ancora
oltre questo odore acre che brucia nella gola
perché voglio vivere e ricominciare
con i miei pochi anni e quel tanto che ho da fare...

ah! Potessi raggiungere i piedi del letto
sfondare il guard rail di un viaggio maledetto
stroncare le quattro stronze lettere in fila
che tolgono forza asciugano la saliva
rugando, macchiando, spaccando la pelle
che sputa quel sangue veleno ribelle
intanto il mio corpo diventa nemico
mostrando l'abisso dove mi dirigo.

Sulla strada vado
lentamente cado
in quella nera palude
sotto una notte fuoco
che mette fuori gioco
e la mia alba esclude.
Ma io voglio vivere e ricominciare
dalle mie lenzuola un paracadute per volare
voglio sopravvivere e saltarne fuori
trovatemi la cura e svegliate quei dottori....

ah! Mi muovo più piano lungo questa discesa
contro di me l'aria è ferma si è arresa
da qui mi dimeno ne sono capace
ma sbatte le ali quel tempo rapace
mi punge mi stritola dentro le ossa
lo sento lo prendo ed è come una scossa
o è l'ultimo sintomo per essere vivo
in questo silenzio bagno gli occhi e cammino
tra affanno di passi, rintocchi, respiro
e febbre compagna e nient'altro vicino
a pulirmi le labbra dell'ultima piaga
in questo sudore ogni immagine annega
e appari di fronte sei netta e presente
ti sfido guerriero in questa camera ardente
ti vedo spietata assassina ti ho in pugno
seduco te adesso perché ne ho bisogno
per quella tua culla di tela di ragno
sto quasi pregando e più non mi vergogno
stringo i miei denti siamo qui faccia a faccia
io grido la vita e tu allarghi le braccia
in questo reparto confine del mondo
e quel muro di occhi che ci fa da sfondo
in questa battaglia cosa credi che perda
son pronto se vuoi, Morte, 'fanculo.... merda!

17 maggio 2006

La foto

In ogni viaggio c'è sempre un'immagine simbolo.
Questa foto è l'immagine simbolo del mio recente week-end in Umbria.
Era da forse un paio d'anni che non usavo più la mia reflex e questo è stato il primo scatto.
Casualità? Sincronicità? Divinità?


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09 maggio 2006

Preghiera

La vita è una terra di scoperta, perché la vita è uomo.
Lodate l'uomo in ogni sua capacità,
predicate ciò che di buono riesce a dare, a se stesso e agli altri.
Ricacciate il demonio
nel nulla da cui è venuto,
lontano dalla mente,
lontano dalla nostra infanzia,
che vive soffocata dentro di noi.
Lasciate gli effetti speciali
agli illusionisti che li hanno creati,
lasciatevi stupire da un raggio di sole
e non domandatevi chi lo ha creato:
riuscirete a scoprire solo un altro illusionista.
"Date una carezza ai vostri bambini",
invidiateli, rincorreteli,
non lasciate che siano loro a rincorrere noi adulti.
Convertiamoci alla compassione,
cerchiamo in tutti gli occhi
quel profondo di umanità senziente,
inchiniamoci davanti a chi non ha,
e che questo gesto sia per lui fonte di ricchezza.
"Scendiamo per le strade di tutto il mondo"
a stringere chi non è mai stato stretto, o chi non lo è stato abbastanza, specialmente se siamo proprio noi stessi.
Scambiamoci la pace,
viviamo la pace, ogni giorno,
in ogni gesto, in ogni speranza,
in ogni uomo.
La vita è una terra di scoperta, perché la vita è uomo.

05 maggio 2006

Il mio candidato Presidente


Pier Luigi VIGNA
ex Procuratore Nazionale Antimafia