
- Un carabiniere salta a pié pari su un marocchino denudato e disteso a terra. Togliamo le etichette: un uomo salta a piè pari su un uomo denudato e disteso a terra.
- A Lione, alcuni personaggi appartenenti alla destra francese preparano zuppe per i poveri a base di maiale, così islamici ed ebrei ne restano fuori (selezione naturale?).
- Il Presidente Pera scrive un manifesto-barricata (
www.perloccidente.it) per tutti i cattolici che sentono attaccate le loro radici da questo mondo così poco cattolico, così poco civile.
- Il Papa dice che chi vota i partiti anti-embrione è un complice di omicidio: non fa una grinza, dal suo personale punto di vista.
Questione di identità? Davvero? Dov'è il confine tra identità, opportunismo politico, potere, autosuggestione, suggestione somministrata, ignoranza?
C'è chi manda messaggi attraverso i media (come faccio io ora con internet); ci sono i media che veicolano, spesso filtrano, distorcono ad arte; ci sono gli utenti. E tutti siamo un po' tutti e tre. Ma mi interessa responsabilizzarmi come utente. I messaggi arrivano, ma la mia testa elabora, filtra, distorce anche ad arte, spesso inconsciamente, per farmi stare bene, per rendere il messaggio più rassicurante.
Vorrei cercare di mandarmi i messaggi da solo, essere io il mio media, cercare di filtrare il meno possibile.
Vorrei un po' di silenzio. E' anche difficile staccare l'audio: si è bombardati ogni istante di consigli, effetti speciali, illusioni.
Vorrei più delicatezza, leggerezza, cura delle persone, degli affetti.
Il vento porta via le nuvole, il sole riscalda ed illumina, l'acqua disseta e bagna.
Tutto sta su questo mondo per qualcosa.
E l'uomo? Qual'è il suo contributo alla Terra? Qual'è la sua identità?